“La Chiesa che sogniamo”, da giovani e per i giovani, la vogliamo sognare con tutta l’associazione. Per questo l’appuntamento di Castel Gandolfo con l’Incontro nazionale delle Presidenze diocesane è così importante anche per il Settore Giovani e, al tempo stesso, è pienamente sulla strada del percorso che ha avuto come tappa più prossima il recente appuntamento del 28-30 aprile 2023 a Frascati.
I motori del Settore Giovani di Ac, che fermi in garage mai riescono a stare, in quell’occasione si sono riaccesi per affrontare un altro momento di un lungo viaggio in risposta alla trasformazione in atto che da ultimo aveva fatto tappa a Roma con Segni del Tempo.
Un titolo “Pensati insieme” che racchiude la nostra natura di giovani che non si sono scelti ma che si trovano così come sono a vivere il proprio cammino di vita personale e comunitaria… sulla stessa barca e per questo uniti da una spontanea fratellanza, su cui contare per affrontare le sferzate dei venti più gelidi e dalla quale partire per disegnare nuove rotte, sempre più ampie e lungimiranti.
Fede, responsabilità, generatività
Sono queste le sfide per ripensare la vita territoriale locale intorno al paradigma della fraternità: quali sono i cammini di fede che proponiamo, qual è il valore sociale che la proposta associativa genera e, infine, come la responsabilità associativa può diventare uno stile di vita. Tre filoni su cui formarsi in questa tappa del percorso, volta a comprendere appieno la realtà che viviamo ogni giorno, accogliendo anche l’inatteso.
Eh sì, l’instabilità ha un posto cruciale nel contesto sociale nel quale viviamo e lo arricchisce perché, in questo stato d’essere, nulla è fermo e tutto può accadere. L’essere instabili ci fa camminare con i piedi per terra, ci aiuta a farci capire quanto siamo magnificamente fragili, ci porta a chiedere aiuto, ci spinge a reinventarci, a non dare nulla per scontato, a maturare sempre nuovi progetti e a concretizzare per trovare un equilibrio. Vogliamo essere equilibristi nell’instabilità! Ce lo siamo detti a Frascati e non vogliamo dimenticarlo nella quotidianità. Ci impegniamo ad essere giovani speranzosi e creativi in grado di dar credito all’inatteso e di accogliere la novità e il cambiamento rompendo gli schemi, capaci di rischiare… insieme, scoprendo il valore della fraternità che è risorsa e responsabilità. Giovani empatici, in ascolto, solidali, che rendono umano questo tempo, giovani pronti a tendere una mano, con l’occhio attento alle cadute dei fratelli e l’orecchio vigile alla loro sensibilità.
Un nuovo modello di parrrocchia: più sinodale e missionaria
Un tempo in cui anche le nostre parrocchie si stanno trasformando e, invitati dal Santo Padre, noi non ci tiriamo indietro. Vogliamo essere giovani capaci di accompagnare i processi di trasformazione verso un nuovo modello di parrocchia, più sinodale e missionaria, rispettando l’eredità del passato ma testimoniando la luce del Vangelo in modo adeguato a questo presente, costruendo insieme un futuro immerso nel dinamico mondo di oggi. Ci impegniamo ad abitare il nostro tempo cercando di interpretare e individuare il modo per essere sempre più Chiesa e sempre più associazione nei territori.
Abbiamo vissuto la fraternità e ora proviamo a moltiplicarla nei nostri territori insieme a tutta l’associazione. L’Incontro nazionale delle Presidenze diocesane “La Chiesa che sogniamo” è, dunque, la prossima tappa del nostro cammino condiviso. Un’altra tappa di quel lavoro di discernimento fatto insieme a tutta l’associazione sul modo in cui viviamo la parrocchia in un tempo di cambiamento. Con l’obiettivo di suscitare nuove domande, riflettere, avviare processi unitari verso un tempo che, proprio perché assembleare, ci viene donato per pensare insieme i nostri territori, le nostre comunità, le nostre parrocchie perché annuncino il Dio della vita!
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