Per una cultura del noi. Alle radici del fare cultura e del senso di comunità. È il titolo delle Conversazioni di Spello che si terranno il prossimo 14 settembre a Casa San Girolamo a Spello, il polmone spirituale dell’Ac, ma è anche uno stile, un metodo, una progettualità etica, ecclesiale e politica che l’Azione cattolica vuole con più vigore fare sua e mettere in pratica nel presente frammentato di oggi.
D’altronde già il titolo dell’ultimo libro del presidente di Ac, Giuseppe Notarstefano, Verso noi. Prendersi cura della vita di tutti (Ave), chiarisce quali siano gli impegni dell’Ac per essere cristiani credibili nel mondo di oggi. Il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo sollecita una profonda conversione spirituale, globale, ecologica e pastorale.
Nessuno si salva da solo. Siamo chiamati a uscire dalla crisi, affrontando insieme la sua complessità. La prospettiva sinodale rigenera pertanto la vita ecclesiale, ma anche quella sociale e civile. Ecco perché l’Azione cattolica, incoraggiata da papa Francesco a favorire un cammino sinodale non astratto né autoreferenziale, si propone come spazio di cura, di accompagnamento fraterno e di servizio nella gratuità. Chiamata a sincronizzare vite sempre più frammentate e “in movimento”, l’associazione è impegnata nella paziente e umile tessitura di un “noi più grande”, per una nuova cultura dell’alleanza.
Il noi non va in vacanza
Weekend, quello di Spello, preceduto dal 6 all’8 settembre da un altro incontro, La città è un luogo dolcissimo, promosso dalla Presidenza nazionale Ac, che vuole offrire esercizi di vocazione al bene comune dedicato in particolare agli amministratori locali formatisi in Azione cattolica.
Le Conversazioni di Spello – realizzate con il contributo di Ac, Casa San Girolamo, Dialoghi e Comune di Spello – vedranno dialogare Luigi Alici, professore emerito di Filosofia morale e già presidente nazionale di Ac, Lorenzo Zardi, vicepresidente nazionale per il settore Giovani di Ac, e Giuseppina De Simone, ordinaria di Filosofia della religione e coordinatrice della Specializzazione in teologia fondamentale presso la Sezione San Luigi a Napoli, oltre che direttrice di Dialoghi, con l’aiuto del sottofondo musicale del violinista Stefano Rimoldi.
Le altre iniziative
L’iniziativa, appunto, è solo la più recente rispetto alle altre già dedicate alla cultura del “noi”, tra le quali segnaliamo il progetto Parole di Giustizia e di Speranza, con il quale l’Azione cattolica italiana e l’Istituto Vittorio Bachelet – in collaborazione con il Meic e il Mieac – intendono promuovere la formazione di una più diffusa cultura politica, e un impegno civico più attivo, a partire dai territori, attraverso il coordinamento di una serie di iniziative, tanto a livello locale quanto nazionale, per riflettere su temi fondamentali per la vita delle persone e del Paese e centrali per una cultura politica radicata nel Vangelo – dal lavoro alla pace, dalla salute all’immigrazione, dal diritto allo studio alle pari opportunità, dallo sviluppo sostenibile alla lotta alla criminalità – guidati dalle parole della Costituzione italiana, altissima espressione del contributo che la cultura politica cattolica ha dato alla vita democratica del Paese.
E soprattutto il podcast Prospettiva Democrazia realizzato sempre a cura della Presidenza nazionale di Ac, nove tappe/puntate che tentano di rispondere a una semplice domanda: quale sarà la forma del nostro vivere insieme? Quali sono le questioni e i temi che stanno determinando il nostro vivere come comunità civile?
La cultura del noi, ancora oggi, è uno sguardo plurale sul mondo e su noi stessi. Forse una conquista che diamo per scontata, ma che invece ha bisogno della cura di tutte e di tutti per non appassire.
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