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Lavoro e orizzonti di speranza - Azione Cattolica Italiana Arcidiocesi di Palermo

Lavoro e orizzonti di speranza

Come ogni anno arriva la Festa del Primo Maggio. Una Festa del lavoro. Per chi il lavoro lo ha, per chi lo ha perso, per chi ancora si prepara a vivere questa esperienza attraverso un percorso di formazione. In questi giorni, nelle diverse realtà associative, nei gruppi del Movimento Lavoratori di Ac e ovunque si abbia la voglia di fermarsi a riflettere sul tema del lavoro, si celebra questa ricorrenza attraverso una veglia di preghiera e di riflessione. Come ogni anno, infatti, il Mlac fornisce un piccolo Sussidio (Lavoro e orizzonti di speranza. Nuove generazioni e cura della sicurezza) che vuole aiutare i gruppi a ricordare l’importanza dell’impegno lavorativo nella propria vita e come servizio alla società.

Lavoro giovanile: poco, fragile e spesso mal pagato

Temi trattati, tra i tanti possibili: la questione giovanile. Le statistiche impietose rivelano la difficoltà per i giovani di trovare un lavoro; e soprattutto, un lavoro degno, retribuito bene e in grado di avviare e sostenere una famiglia, capace di soddisfare le esigenze e le legittime aspirazioni di chi, attraverso l’impegno lavorativo, contribuisce alla ricchezza di un Paese e collabora all’attività del Signore.

In questi anni il mondo del lavoro è molto cambiato: la pandemia ha di fatto delocalizzato i luoghi di lavoro, ha portato l’attività dentro le nostre case, nei soggiorni, nelle stanze private delle case. La tecnologia ci ha permesso e ci permette di lavorare da casa, da qualunque posto, una comodità, si direbbe. Ma questo presenta anche un risvolto sociale importante come l’indebolimento dei legami sociali sul luogo di lavoro. Le relazioni con i colleghi, le discussioni che spesso portano allo sviluppo di un’idea, di una soluzione, la tessitura di relazioni sociali, con l’avvento dello smart working, hanno perso terreno e a volte senso.

Occorre quindi ripensare, anche in chiave pastorale e sociale, la tessitura di nuove relazioni, in luoghi diversi dal luogo ove si lavora. La questione dei tempi di vita, il riposo consentito a chi è sempre connesso e reperibile, richiedono una riflessione accurata.

La sicurezza non è un costo ma un investimento

La sicurezza sul lavoro. Anche qui le statistiche ci riferiscono che sono ancora troppe le persone che muoiono a causa del lavoro o sul posto di lavoro. La cosa non riguarda solo chi, come dipendente, viene spinto a trascurare le norme di sicurezza per poter lavorare in maniera celere e poter adempiere al proprio compito, ma riguarda tutti, anche coloro che, come parte datoriale, sono costretti a lavorare in condizioni precarie pur di portare a termine il compito assegnato con condizione economiche risicate. I costi della sicurezza non devono essere tali, devono essere un investimento, in grado di tutelare la vita e la dignità della persona.

Per questo serve una formazione adeguata, nei contenuti e nell’etica del lavoro, visto come servizio e come contributo alla crescita prima sociale e poi economica di un Paese. L’esperienza che uno studente può fare attraverso una attività di scuola/lavoro (ora chiamata Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), risulta decisiva.

Occorre investire per rendere l’attività lavorativa una esperienza centrale per la vita di ciascuno studente e non solo una frequentazione di piattaforme informatiche ove tutto viene simulato o vissuto in una dimensione esclusivamente digitale. In questo la scuola e la formazione professionale giocano un ruolo fondamentale. Il progetto Policoro della Chiesa italiana ha dato e sta dando in questi anni un prezioso contributo.

Progettazione sociale e contest Parrocchie ecologiche

Allora che la Festa del Primo Maggio non sia solo un rito da consumare partecipando al corteo dei lavoratori, ma anche un momento di preghiera, di riflessione e di confronto sull’esperienza lavorativa. Un’esperienza che ci fa crescere insieme.Il Mlac, anche attraverso il Bando di progettazione sociale e il Contest Parrocchie ecologiche, nate a valle dell’esperienza della Settimana sociale di Taranto, intende fornire il proprio contributo all’esperienza del lavoro come esperienza centrale di vita.Sempre accanto all’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociale e il lavoro, che mette a disposizione – anch’esso -, come ogni anno, un Testo liturgico e pastorale per celebrare con un momento di preghiera la Festa dei lavoratori.

Tommaso Marino è Segretario nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac)
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