Roma, 28-30 ottobre 2022. Un appuntamento da segnare in agenda, che coinvolgerà oltre 2000 giovani responsabili parrocchiali da tutta Italia. Segni del tempo è il titolo che abbiamo scelto per questo importante incontro. Un titolo che – a 60 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II – risuona come un appello a riscoprire il contributo dei laici alla vita della Chiesa e del Paese. Tre semplici parole che ci ricordano che ciascuno di noi è chiamato a lasciare il proprio segno in questo tempo: segni nei luoghi che viviamo, nei quali lasciamo una traccia del nostro passaggio e in cui vogliamo imparare sempre più a lasciar traccia della cura dell’associazione. Il tempo in cui lasciare il segno è oggi, inserito tra la storia di ieri e i sogni per l’avvenire.
Questo è il tempo in cui lasciare un segno, che altro non è se non continuare a gettare seme buono, a partire dalla parrocchia, snodo cruciale in cui possiamo incontrare la vita reale e concreta, tra le gioie e le preoccupazioni di ogni giorno, tutti i giovani e le giovani di oggi. Infatti, proprio durante le fasi più dure della pandemia, le nostre parrocchie sono state presidio indispensabile sul territorio. Accoglienti e creative, si sono rimesse in discussione per far fronte ai bisogni delle persone in tutta Italia. Oggi però, serve dirci quale sia la nostra missione come giovani responsabili nelle nostre parrocchie, non luoghi chiusi e circoscritti, ma come “chiesa tra le case”.
Vorremmo che Segni del tempo fosse soprattutto un processo di riflessione sulla vita e la proposta che come Associazione stiamo rivolgendo al nostro cammino di fede di giovani. Tappa di questo percorso saranno i campi nazionali – Molfetta 29 luglio – 1 agosto, Seveso 5 – 8 agosto –ma desideriamo che ogni diocesi a settembre possa dedicarsi un tempo di riflessione sinodale verso ottobre. Durante le Assemblee diocesane e gli incontri di inizio anno vorremmo si aprisse, in ogni diocesi d’Italia, un cammino, sfidante ed entusiasmante allo stesso tempo, che ci provoca a domandarci in quale modo possiamo prenderci cura e metterci al servizio dei nostri territori!
Il percorso che ci porterà fino a ottobre è già partito: sono state già condivise con i Vicepresidenti diocesani le schede laboratoriali che possono essere utilizzate in uno o più incontri di inizio anno; non si tratta di materiali per risposte preconfezionate; sono piuttosto delle tracce di lavoro che vogliono aiutare a guardare con occhio critico il nostro territorio, gli ambienti di vita vissuti dalle persone della nostra comunità e per misurare la temperatura della nostra realtà di base rispetto a quelli che sono i luoghi dello studio e del lavoro, della città e del tempo libero.
È già tanta la trepidazione per i giorni di ottobre, in cui vivremo la Grazia di poter incontrare il 29 ottobre in udienza privata il Santo Padre, Papa Francesco. Questo bellissimo dono ci ricolma di entusiasmo per l’attesa di incontrarci tutti a Roma e ci incarica della responsabilità del servizio che svolgiamo in tutta Italia.
Emanuela Gitto e Lorenzo Zardi sono i Vicepresidenti nazionali Ac per il settore Giovani
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